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30 ottobre 2011

Laghi Gemelli

30  ottobre  2011

Ed eccomi di nuovo ai Laghi Gemelli , ero  già  stato con il gruppo,  mancava Vittorio e visto che gli sarebbe piaciuto andare …  “ detto  fatto “.
Partenza  con nebbia fitta ma questo è buon segno perché se c’è nebbia c’è sole. Infatti arrivati a Bergamo la visibilità migliora notevolmente e arriviamo così a Carona in orario .
Ci incamminiamo subito  perché in ottobre il sole tramonta  presto e il non perder tempo va a vantaggio per il ritorno .

Salendo verso i laghi
La salita procede tranquilla , la prima parte è tutta nel bosco e il sentiero presenta dei tratti anche ghiacciati.

Franco medita avvolto dai colori autunnali dei Laghi gemelli
Man mano che saliamo cominciamo a intravedere le strutture delle dighe e arrivati al primo lago ci troviamo immersi in un paesaggio quasi nordamericano: nelle acque si specchiano le cime innevate e le piante con i colori autunnali ne contornano le rive.
Vittorio in riva al lago Marcio

Dopo tre ore arriviamo al rifugio e anche se sul sentiero non abbiamo trovato nessuno, il rifugio è pieno di gente. Vittorio, avendo mangiato solo quattro brioches, la prima cosa che ha detto è stata …….  andem  a mangià!    
Arrivati al Rif. Laghi Gemelli

...senza parole!

Il pranzo è stato buonissimo e dopo un grappino usciamo per scattare quattro foto, come se non ne avessimo già fatte abbastanza;  la giornata è cosi bella che non si vorrebbe scendere più ma come già detto il sole cala presto in questo periodo e così ci incamminiamo per il ritorno .
Vittorio si lascia alle spalle il rifugio
Vittorio in un paesaggio "nordamericano"

Il buio ci accoglie che siamo ancora nel bosco ma vediamo già le luci del paese che contornano il lungo  lago; soddisfatti  saliamo in macchina e riprendiamo la strada per  Miradolo.        

3 ottobre 2011

Petit Mont Blanc - bivacco Reinetto

3 – 4  ottobre 2011

Come  tradizione vuole anche quest’anno si organizza una cima con pernottamento e  
la scelta cade sul bivacco Reinetto, punto di partenza per il Petit Mont Blanc  3424 mt. Il gruppo è composto da Ivan, Graziano, Caio ed io .

Approfittando di due giorni di ferie riusciamo ad andare durante la settimana e questo riduce il rischio di trovare il bivacco affollato .

La nostra via
Partenza per  Courmayeur  direzione val Veny , arrivati alla fine della strada, ci prepariamo per la lunga salita:  ben 1300 m di dislivello ci aspettano e se pensiamo a cosa portiamo nello zaino visto che dovremo cucinare  ……  va bè meglio non pensarci .

Dopo un’ora  di cammino arriviamo alla morena del ghiacciaio del Miage  dove si trova l’omonimo lago ormai in disfacimento visto il movimento del ghiacciaio stesso.  Da lì si inizia a salire,  prima per una zona prativa, poi man mano che il dislivello aumenta incontriamo i primi sfasciumi sempre molto fastidiosi da passare .
Ivan durante la salita

La salita procede tranquilla,  a metà percorso i veri padroni di casa ci danno il benvenuto: è sempre un piacere camminare con  gli stambecchi  che ci guardano incuriositi .

Dopo quattro ore circa raggiungiamo il bivacco che fortunatamente è vuoto , e sistemati gli zaini e il vettovagliamento andiamo a vedere la via che al mattino dopo dobbiamo fare .
In vista del Bivacco Reinetto

La bellissima giornata ci concede una vista favolosa su tutta la Valle D’Aosta e la sue cime partendo dal Gran Comben , il M. Velan , il Cervino , il Rosa , il Gran Paradiso , il Rutor e le cime oltre il confine . 
Cena al Bivacco
         
Arrivata l’ora di cena io e Ivan ci mettiamo ai fornelli e ne esce una ... squisita cena al lume di candela
con il M. Bianco che si colora sempre più di rosso.                                                                     
Il Monte Bianco al tramonto

Dopo il tramonto il clima mite di questo ottobre ci consente di star fuori ad ammirare un cielo stellato indescrivibile, poi tutti a dormire perché domani un altro spettacolo ci attende a quelle altitudini …… l’Alba.

La sveglia è una benedizione , non è che si dorme molto bene in queste situazioni, comunque ne abbiamo passate di peggio e una buona colazione è quello che ci vuole .                                            
Colazione prima della partenza

Dopo aver mangiato ci si imbraga subito e alla luce delle pile frontali si parte .
Si parte alla luce delle pile frontali

Si passa sulle tracce di sentiero in mezzo allo sfasciume e si raggiunge l’attacco della salita  sul ghiacciaio.

La via è abbastanza prevedibile e lineare e mentre saliamo il sole inizia a far capolino dietro le cime più alte a colorare di rosa tutte le vette intorno a noi .
Graziano all'alba sul ghiacciaio

Arrivati alla fine del ghiacciaio ci attende una breve e facile arrampicata prima di arrivare ai 3424 mt del Petit M. Blanc  sul quale soddisfatti ci si sofferma per la foto di rito e i complimenti reciproci.

Verso la cima

In vetta ai 3424 mt del Petit Mont Blanc
Franco con alle spalle il Monte Bianco

Anche la discesa non presenta difficoltà e arrivati al campo base, ci troviamo davanti una gradita sorpresa: il bivacco è circondato da un branco di stambecchi che rimangono con noi tranquillamente mentre prepariamo gli zaini.
Al Bivacco una gradita sorpresa

Ivan familiarizza con gli stambecchi


Un ultimo saluto a questi magnifici animali e ci avviamo verso valle , il ritorno è lungo e faticoso più per via degli sfasciumi che delle difficoltà tecniche; purtroppo dobbiamo abituarci sempre più a questi percorsi insidiosi e sdrucciolevoli per via dei ritiri dei ghiacciai e il sempre minor innevamento .
Scendendo ammiriamo le grandi cime che il Monte Bianco ci offre

Giunti alle macchine ci fermiamo nell’area picnic della val Veny per una meritata merenda e poi partenza verso casa dando un’ ultimo sguardo a una delle montagne più belle del mondo ……  il Monte Bianco!
Franco - Ivan - Caio - Graziano